Creare spazi funzionali e personali con Avenue Design Studio
Quando l’organizzatrice di eventi Kate Davison scoprì su Instagram lo studio di interior design di Holly Marder, con sede a Delft, la sua estetica distintiva – un’armoniosa fusione di design contemporaneo ed eleganza intemporale – la colpì a metà scroll.
Così, quando Kate acquistò una casa storica in Belgio, non ebbe dubbi su chi avrebbe realizzato la sua visione; più tardi, quando prese anche un pied-à-terre ad Amsterdam, si rivolse di nuovo ad Avenue Design Studio per portare a termine il progetto.
Ne è nata una collaborazione dinamica e una vera amicizia, con un interno curato nei dettagli che fonde magistralmente antico e nuovo, funzionalità e bellezza.
Ascolta qui sopra cosa raccontano Holly e Kate del percorso, oppure continua a leggere i punti salienti.
La filosofia
«Siamo uno studio boutique di interior design specializzato in case artigianali, meditate, profondamente personali e funzionali», spiega Holly.
Kate, allo stesso modo, è molto coinvolta nei progetti guidati dal dettaglio: «Ho un background negli archivi storici e amo raccontare storie, che intreccio nei miei eventi, negli spazi che amo allestire e nei servizi fotografici che organizzo».
«Sono cresciuta circondata da antiquariato», racconta Holly, «perciò ho un profondo rispetto per la manifattura e per quella qualità vissuta dei mobili antichi che dona una morbidezza così bella al design contemporaneo.
«Credo davvero che ci sia un’arte nel creare uno spazio che susciti emozioni e favorisca l’interazione. I materiali sono al centro di tutto ciò che progettiamo. Sono la base.»Il risultato
«La mia parte preferita della casa è l’ingresso: quando ti trovi in cucina, con le travi antiche sopra la testa e questa cucina pulita e d’impatto», dice Holly.
«Mi piacciono le luci Windsor», dice Kate. «Le abbiamo ripetute in tutto l’ambiente: guidano lo sguardo lungo l’appartamento e rendono lo spazio coerente.»
«Penso sia fondamentale considerare i dettagli fin dall’inizio. Sono come i gioielli: una componente minima, ma capace di valorizzare o compromettere uno spazio», conclude Holly.




Il progetto
«Si trattava di ritrovare quella serenità scoperta in Belgio e di darle un taglio più contemporaneo, perciò le finiture [ad Amsterdam] sono un po’ più decise, moderne e nette.»
«Lavoro con Corston da tempo», spiega Holly, «e c’era una finitura che ritenevo perfetta per il pied-à-terre: il bronzo, per quella mascolinità, la morbidezza del materiale e quel tono quasi nero.»
«Dovevamo anche ottenere un grande impatto in uno spazio così piccolo», dice Kate. «Per l’illuminazione abbiamo usato vetro scanalato che riprendeva il legno delle librerie, per esempio.»
«Le rifiniture finali – come le prese elettriche – a vista vengono spesso trascurate», aggiunge Holly.
«Nel processo intenzionale di inserire i giusti dettagli nel contesto di uno spazio ridotto, scegliere la finitura corretta è stato fondamentale.»



